AGIRA: LE MERAVIGLIOSE EMOZIONI DEL PRESEPE VIVENTE

Anche la pioggia ha avuto pazienza ed è iniziata a scendere pian piano, solo dopo la mezzanotte, al Castello, sulla scena della Natività, quasi a creare un effetto a sorpresa, ed in contemporanea uno spettacolare gioco di luci, come se tutto fosse già stato programmato per tempo dal regista, Vittorio La Rosa, e dagli organizzatori, gli Amici del Presepe. Giunto alla sua ventiduesima edizione, anche stavolta
il Presepe Vivente di Agira ha incantato i numerosi visitatori accorsi da diversi centri siciliani per assistere a quella che è da considerarsi una manifestazione unica, non tanto per il tema centrale, la storica notte di Natale spesso ripercorsa anche nel più disperso sito dell‟universo, bensì nella location, che si adatta perfettamente ad ospitare un remake di quanto accaduto ormai più di due millenni fa.
Interessante la scena iniziale: la storia di Abramo (Carlo Lambusta) chiamato a sacrificare il figlio Isacco (Federico Bottitta) e poi fermato dall‟angelo perché premiato da Dio per la sua ubbidienza. Poi, come sempre l‟Annunciazione (con la Madonna rappresentata da Jessica Timpanaro) ed il Censimento, prima della scena principale, quella della Natività, arricchita quest‟anno da nuovi effetti scenici e dalla voce di Giovanni La Corte, il giovane cantante noto per aver partecipato a "Ti lascio Una Canzone" di Antonella Clerici.
Svelato come sempre proprio nella notte di Natale, il mistero relativo ai due personaggi principali, Giuseppe e Maria, quest‟anno rappresentati rispettivamente da Gian Nicola Gazzo e Viviana Scaglione. E. P.

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