Agira.org: il portale di Agira


Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione di terze parti per le sue funzionalità e per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze.

Se continui la navigazione o chiudi questo banner, acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie accedi all'informativa estesa. Per saperne di piu'

Approvo

Sport

La Sveglia N. 1 - Pubblicazione dell' U.S.D. Agira Nissoria - Nuovo Ciclo: L'intervista al nuovo allenatore

Indice articoli

L'intervista al nuovo allenatore
COMPAGNONE: IL LEADER CARISMATICO.

SALVO COMPAGNONE 33 anni laureato in scienze dello sport Allenatore dell'Agira-NissoriaIl nuovo ciclo targato Salvo Compagnone è iniziato nel migliore dei modi. Bisogna infatti tornare indietro di qualche stagione per trovare un‟Agira Nissoria in grado di tornare a casa sorridente da due trasferte consecutive. L‟undici del 33enne allenatore giocatore di Troina, che verrà coadiuvato da Peppe Mordà e Sandro L‟Episcopo (collaboratori tecnici) e da Filippo Legname (preparatore dei portieri), ha invece iniziato così, convinto dei propri mezzi, caparbio, conquistando quattro punti in due gare esterne senza subire reti. Il nuovo tecnico giallorosso è però molto umile: "E‟ chiaro che non può essere merito della mia nuova impostazione tattica, su cui abbiamo lavorato ancora pochi giorni. Penso che i ragazzi abbiano invece risposto bene da un punto di vista emotivo. Come sempre, quando si cambia, subentrano nuovi stimoli, ma il bello viene adesso, quando tutti saremo chiamati a confermare quanto fatto di positivo in queste due prime uscite".
Cosa pensi di Zuccarello?
"Sicuramente è un buon tecnico e una gran brava persona. Evidentemente si è lasciato prendere da un momento di sconforto visto che i risultati non arrivavano, avrebbe meritato sicuramente qualcosa in più".
Ti aspettavi di essere il suo successore?
"A dire il vero non ci pensavo perché le dimissioni non erano nell‟aria, però è sicuramente un‟esperienza che mi stimola. Allenare mi piace".
Ti preoccupa il doppio ruolo di allenatore e giocatore?
"No, basta avere le idee chiare, penso che la domenica si realizzi tutto ciò che si costruisce in settimana".
L'obiettivo è chiaramente la salvezza..
"Si, e spero ci riusciremo nel più breve tempo possibile. Abbiamo una bella squadra e ho già detto ai ragazzi che non bisogna temere nessuno. In fondo, a parte poche squadre ben attrezzate, c‟è molto equilibrio. Se giochiamo come sappiamo e crediamo in ciò che facciamo, potremo divertirci".
Con il tuo arrivo, la squadra ha cambiato subito modulo?
"Si, sto provando la difesa a 3 con i due esterni che devono sacrificarsi e garantire la fase offensiva e la copertura".
Chi pensi possano essere gli elementi determinanti?
"Bisogna puntare in particolar modo sui giovani, che tutti ci invidiano. Da Millauro (lanciato con ottimi risultati da titolare al centro della difesa, ndr) a Fiorenza, da Ingarao a Di Gaudio, i fratelli Travagliante, Roberti, Screpis, La Mela, tutti già in grado di ben figurare in Promozione".
Visto che sei interista, ti ispiri a Mourinho?
"No, mi ispiro a me stesso e credo in ciò che faccio".
Hai detto ai giocatori di cambiare qualcosa nel loro atteggiamento in campo?
"Bisogna senz‟altro giocare palla a terra, i lanci lunghi sono un regalo alla squadra avversaria".
La prossima gara?
"Una come le altre. Si gioca per vincere".

Emanuele Parisi

Pubblicato in CALCIO - U.S.D. AGIRA A.S.D. NISSORIA

Stampa Email

Non sei abilitato a scrivere commenti