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Giornata europea della cultura ebraica ad Agira - La rinascita della Sinagoga e del suo Aron

Locandina Giornata Europea della Cultura Ebraica

Il 6 settembre 2015 si terrà in tutta europa la sedicesima edizione della "Giornata europea della cultura ebraica" che quest'anno ha come slogan "Ponti & Attraversamenti".  La manifestazione che ha come fine la promozione della tradizione e della cultura ebraica si propone di far conoscere e riscoprire musei, quartieri, sinagoghe, "giudecche", siti storici e percorsi.  Nel corso dei secoli la comunità ebraica ha vissuto nei vari stati europei, spesso integrata completamente con le popolazioni, altre volte, invece, vittima di discriminazione e di vessazioni, lasciando traccia della propria presenza nel campo architettonico, culturale, artistico e storico, la riscoperta e la rivalutazione di queste tracce è lo scopo della giornata di domenica.

Agira si inserisce a pieno titolo nella giornata europea poichè vanta la conservazione quasi intatta, all'interno della chiesa del S.S. Salvatore, di un Aròn ha Kodesh, uno dei pochi, e sicuramente l'unico per l'europa, esemplare in pietra, simbolo di una presenza forte della comunità ebraica nel paesino ennese e simbolo anche di una comunità stanziale e fortemente radicata nel territorio, gli "Aròn" infatti, che servivano a custodire i rotoli con la "Sefer Torah" o "rotoli della legge", venivano solitamente realizzati in legno poichè in caso di necessità di spostamento della comunità potevano facilmente essere smontati e trasportati, la presenza di un Aròn in pietra indica, quindi, la presenza di una comunità ebraica che non necessitava di spostamenti, quindi si presuppone pienamente integrata con la popolazione locale e non invisa ne ghettizzata dalla stessa.

L'evento di Domenica 6, organizzato da Baruch Triolo e Attilio Funaro e dalla Proloco di Agira, con la collaborazione dell'opera pia "Casa Diodorea" e del Comune di Agira, sarà anche l'occasione per presentare al pubblico il progetto di restauro e di rinascita della Sinagoga di Agira e del suo Aròn. Durante la giornata dopo l'accoglienza a cura delle autorità politiche e la visita all'Aròn ed ai resti della sinagoga si terrà una tavola rotonda che prevede l'intervento di Baruch Triolo, presidente della Charta de la Judeche; Attilio Johel Funaro, Presidente dell'IICE; Nicolò Buccaria esperto di cultura ebraica in sicilia; dell'Arch. Alfio Musumeci, redattore del progetto per il restauro dell'Aròn; Massimo Melli, autore del libro "Il Talmud di Scicli"; del Prof. Giovanni Senfett come rappresentate della Proloco di Agira; il convegno oltre a presentare il progetto di restauro e la storia dell'Aròn stesso, metterà in evidenza anche i vantaggi in termini di sviluppo turistico per il paese ennese ed il circondario.

Tema principale della giornata a livello europeo è "Ponti & AttraversaMenti"  la comunità ebraica si propone di  dare un segnale culturale forte di netto contrasto ai sentimenti di odio e persecuzione verso i diversi, gli stranieri, gli immigrati (tema tanto di attualità in questi giorni), gli episodi di razzismo e antisemitismo purtroppo ancora oggi fortemente presenti e radicati nella nostra società. L'Unione delle Comunità Ebraice italiane vuole quindi utilizzare la cultura come strumento principale per difendere e raccontare i propri valori e costruire ponti ed integrazioni tra comunità e popolazioni.


Vi invitiamo quindi a presenziare alla visita guidata dell'Aròn, dei resti della sinagoga ed alla tavola rotonda e ci auguriamo che questo spirito di integrazione che sembra così fortemente radicato nella comunità ebraica europea possa attraversare le sponde del mediterraneo per raggiungere i territori israeliani e palestinesi e che possa finalmente contagiare i governanti di entrambe le popolazioni affinchè anche in quella terra martoriata possano nascere "Ponti & AttraversaMenti" e non più muri e recinti, non più strisce di territori ma una completa e pacifica integrazione tra popoli.

Programma della manifestazione:

Ore   9:30  - Accoglienza presso Aula Consiliare "Peppino Impastato"
Ore 10:30  - Visita Aròn ha Kodesh - Chiesa S.S. Salvatore
Ore 11:30  - Concerto dell'orchestra da camera "Eco" di Enna - Chiesa S.S. Salvatore
Ore 12:30  - Visita dei resti della Sinagoga
Ore 13:30  - Lunch break
Ore 16:00  - Visita Museo Cultura Materiale "Sac. Silvestro Nasca"
Ore 17:30  - Coffe break
Ore 18:00  - Tavola Rotonda: "Ponti tra passato e presente: la rinascita della Sinagoga di Agira e del suo Aròn

 

 

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Scorie - Regalbuto: "Si stringe il cerchio su Agira" Dubbi i documenti? Il ministero rimanda e la Sogin rimane in silenzio.

E' l'ultimo giorno di Agosto, ed incontriamo nuovamente Giuseppe Regalbuto in un parco del capoluogo ennese per fare il punto della situazione sul "Deposito unico nazionale" che dovrebbe ospitare le scorie radioattive di provenienza medica e dalle centrali dismesse di tutta Italia, la fine del mese doveva coincidere con un momento di chiarificazione, sembrava, infatti, che in prossimità di settembre il ministero rendesse nota la "Carta nazionale dei depositi potenzialmente idonei", così non è stato, dalle dichiarazioni del Ministro dell'Ambiente Galletti fatte durante il meeting di Comunione e Liberazione (Fonte Corriere della Sera) si evince la necessità di un nuovo rinvio tra l'altro con tempi non contigentati ("l'operazione ha richiesto piu' tempo di quanto avessimo pensato. Non posso dire nulla sui tempi" ).
Il consigliere URPS e presidente della commissione "Miniere Siciliane dismesse" però sembra sicuro del fatto suo ed anzi ci comunica di aver ricevuto altre circolari da parte di Sogin che escludono altre tre regioni e che quindi fanno si che la scelta ricada solo su tre regioni del centro sud, sottolineando anche che, secondo la sua opinione, il territorio del giacimento di salgema sito tra Assoro ed Agira corrisponda appieno alle caratteristiche richieste dall'Ispra, aumentando quindi l'"appetibilità" del giacimento agirino.

Regalbuto si dice soddisfatto del fatto che molti comuni abbiano intrapreso la scelta di dichiare "denuclearizzato" il proprio territorio e spera che tutti i comuni dell'ennese continuino su questo percorso.

L'ex consigliere provinciale sceglie di mantenere però il massimo riserbo sulla documentazione in suo possesso affermando che la mostrerà solo dopo il nulla osta ufficiale del ministero, ribadendo che tra le sue mani vi sono delle comunicazioni ufficiali della Sogin che vanno da dicembre dell'anno scorso fino a qualche settimana fa, e a sostegno di questo ci fa vedere diversi articoli di stampa, alcuni risalenti anche a gennaio di quest'anno (Quotidiano di Sicilia, Il sole 24 ore, Lettera 43) ma non i documenti ufficiali.
Sulla bontà dei documenti mostrati nella scorsa intervista non transige adducendo come motivazione la propria carica (Presidente della commissione miniere dismesse)  affermando che corrispondono ad un nuovo studio Sogin, studio che lo stesso Regalbuto ha deciso di rendere pubblico in parte e che riprende e riconferma in buona parte quello del 2003 che individuava il sito di Scanzano Ionico come deposito designato (potete scaricare quello che probabilmente potrebbe corrispondere allo studio del 2003 qui, usiamo il condizionale perche la Sogin da noi contattata non conferma ne smentisce la paternità di questo documento).
Documento "presunto sogin" pag-63-64Regalbuto dice che nel 2003 i siti di Assoro-Agira, Salinella e Resuttano furono esclusi (sottilineando l'esclusione al 4 step del processo di decisione) per motivazioni infrastrutturali e di viabilità per il trasporto dei rifiuti stessi, da quando risulta dal documento "ipoteticamente Sogin" il sito di Agira - Assoro, di Salinella e di Resuttano invece venivano esclusi per le caratteristiche di stabilità geologica "si rileva che i siti siciliani sono sottoposti ad un insieme di sollecitazioni per evoluzione geomorfologia e tettonica alquanto complesse e gravose, in grado di comprometterne, nel tempo, la stabilità geologica". Ed al punto 9.6 del suddetto documento (pagina 63 di 114) si legge ancora:
"Individuazione finale del sito
Queste ultime considerazioni, unitamente a quelle espresse nel precedente paragrafo 9.4 in merito alla sismicità delle aree siciliane, hanno portato, pertanto, al convincimento che il sito di Metaponto-Scanzano Jonico e in particolare il deposito di salgemma rinvenuto nel sottosuolo del comune rappresenta, con riferimento alle assunzioni di cui in premessa, e allo stato attuale delle conoscenze, il sito più idoneo ad ospitare un Deposito Nazionale centralizzato unico per lo smaltimento:
– dei rifiuti radioattivi di medio/bassa attività;
– e, in una prospettiva di più lungo termine, a seguito dei positivi risultati della sperimentazione in un Laboratorio da realizzare all’interno dello stesso giacimento salino, anche dei rifiuti ad alta attività e lunga vita media. Le attività della Terza Fase della procedura di selezione del sito potranno confermare in via definitiva la scelta effettuata."
Documento "presunto sogin" pag. 110Documento mostratoci da RegalbutoSempre esaminando il documento di "paternita presunta Sogin" si evince una palese discrepanza tra quest'ultimo e quanto mostratoci da Regalbuto, la pagina 110 di 114 che nel documento "presunto Sogin" recita "A4. SITI IN DEPOSITI SALINI ESCLUSI PER CARATTERISTICHE GEO-MORFOLOGICHE E GIACITURALI" diventa solo "A4. SITI IN DEPOSITI SALINI" in quello mostrato da Regalbuto, che sostiene di averlo così ricevuto a fine 2014 da Sogin stessa. (qui a lato vi postiamo i due documenti a confronto)

La nostra redazione ha provato a contattare Sogin, ma la stessa come detto prima mantiene il più assoluto riserbo sulla tematica, e non conferma o smentisce nulla di quanto sopra, tramite i mezzi di stampa fa però sapere di essere pronta ad incontrare le popolazioni per rassicurare le stesse sulla sicurezza degli impianti.

Ammesso che entrambi i documenti siano veramente di provenienza Sogin, la domanda che ci sorge spontanea è: la struttura del nostro territorio è cosi mutevole da far si che un territorio escluso nel 2003 possa diventare idoneo nel 2015? o la tecnologia di stoccaggio è progredita così tanto da poter superare i problemi geologici, geomorfologici e giaciturali presenti nel 2003?

Sottilineando la ferma e convinta contrarietà dell'autore scrivente e di tutta la redazione di Agira.org alla realizzazione nel nostro territorio del deposito, è questo quindi il punto della situazione, dati discordanti e dichiarazioni che, causa il segreto apposto sulla mappa, non possono passare al vaglio di una verifica documentale, bisognerà quindi aspettare l'ufficialità della mappa per smentire queste "indiscrezioni" che vedono il nostro territorio interessato ad ospitare il deposito unico, ai nostri lettori va il consiglio di prendere "cum grano salis" tutto quanto passa per i media sul tema documentandosi da più fonti ed elaborando la propria idea; in uno studio di qualche anno (2009) fa dell'Enea (Deposito nazionale per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi: linee guida per la definizione di un piano di azioni per informare, coinvolgere e ottenere il consenso del pubblico, Frontespizio) al punto 4.11 tra gli "ulteriori suggerimenti" predisposti dagli esperti redattori del documento a favore di chi nei nostri giorni sta individuando i siti potenzialmenti compatibili si scriveva così "Il coinvolgimento deve riguardare tutti gli abitanti di tutti i possibili siti  compatibili prima della scelta", chissà che questa campagna mediatica fatta di dire e non dire, di affermazioni e smentite non sia un modo per sondare la reazione della popolazione locale preventivamente all'ufficialità della mappa CNAPI..

Ai nostri rappresentanti rinnoviamo l'invito a tenere alta l'attenzione sull'argomento e di porre in atto quanto nelle loro possibilità per scongiurare che il deposito venga realizzato nel nostro territorio già penalizzato per mancanza di infrastrutture e lavoro, che scotterebbe il costo dello sviluppo altrui penalizzando lo sviluppo turistico e agrario con il dubbio sempre forte dell'effettiva innocuità delle scorie a lungo termine.

 

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Domenica 30 Agosto la Terza edizione di "Agira Cavalli" con tema "I Siciliani"

locandina agira cavalliSi svolgerà domenica 30 agosto 2015 la terza edizione della manifestazione "Agira Cavalli" organizzata dall'associazione "Il cavallo per Amico", in via Largo Fiera sotto la villa comunale. Nella sua terza edizione, secondo le intenzioni del regista ed autore Francesco Coppa, l'evento si evolve verso la maturità differenziandosi e caratterizzandosi dalle altre mostre di cavalli, per diventare un vero e proprio "spettacolo sportivo e teatrale". "I siciliani" il tema scelto dall'autore, un racconto ed un percorso storico e culturale lungo secoli di storia per ricordare e rappresentare l'evoluzione della nostra meravigliosa isola attraverso le innumerevoli dominazioni, evoluzione e trasformazione vista dall'ottica del binomio "uomo-cavallo". Il cavallo, animale che ha accompagnato l'evoluzione dell'uomo, quindi come mezzo e spunto per raccontare storie, scontri, guerre, difese dell'onore, grandi amori, grandi ostilità sullo sfondo dell'eterna alternanza generazionale. Lo spettacolo sarà accompagnato dalle musiche del maestro Ennio Morricone per la quasi totalità delle esibizioni, e vedrà la collaborazione di diversi artisti locali e provenienti da tutta la sicilia, l'intera organizzazione e realizzazione dell'evento è stata ideata ed  messa in piedi da amatori non professionisti che hanno fatto del cavallo e dell'amore per lo stesso il proprio hobby preferito. Appuntamento quindi Domenica 30 Agosto ad Agira per visionare lo spettacolo che ci regalerà la terza edizione di "Agira Cavalli", di seguito vi proponiamo un reportage fotografico dell'edizione precedente.

 

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Agira comune denuclearizzato

Al termine del consiglio comunale che in seduta straordinaria, con il voto favorevole di tutti i consiglieri presenti, nomina Agira paese denuclearizzato abbiamo intervistato il sindaco di Agira On. Maria Greco.
Subito dopo la delibera assunta dal consiglio il sindaco ha emesso un'ordinanza che vieta non solo la costruzione di impianti e depositi nucleari, ma anche il transito di materiali radioattivi sull'intero territorio comunale.
Il primo passo per scongiurare che Agira possa diventare il deposito unico nazionale di rifiuti radioattivi, ipotesi che potrebbe trovare conferma a inizio settembre, quando il ministero dello sviluppo economico pubblicherà l'elenco dei siti individuati sul territorio nazionale.

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Agira - Deposito unico rifiuti nucleari - La parola a Giuseppe Regalbuto

Estratto Documento SogimEstratto Documento Sogim"Il giacimento è ubicato a pochi chilometri a nord-est di Enna, in un area di rilievi collinari (...) La culminazione topografica è costituita dal monte di Nissoria a 775m slm. L'area collinare è delimitata a Nord dal Fiume Salso e a Sud dal fiume Dittaino". Giuseppe Regalbuto questa volta parla con carte alla mano, è un documento ufficiale della Sogin quello in suo possesso, documento inviatogli dalla Societa Gestione Impianti Nucleare in quanto presidente della commissione Miniere dismesse dell’Urps. Il documento non è l'ultimo che ha ricevuto, ma i più recenti sono ancora secretati e non può mostrarceli, comunque sostiene che il sito del giacimento di salgemma (non si tratta quindi di una miniera ma di una zona mineraria ancora non sfruttata) ha il 33% di possibilità di diventare il Deposito unico nazionale dei rifiuti radiattivi, a contendersi questo sgradito primato con il giacimento ennese ci sarebbero la Basilicata e la Puglia. Un area vastissima che si estende per quasi 20Km che, purtroppo, risponde a tutti i requisiti richiesti dall'ISPRA (http://www.isprambiente.gov.it/files/nucleare/GuidaTecnica29.pdf ), che abbraccia il territorio che va da Enna fino ad Agira, territorio che ricade nei possedimenti dei comuni di Agira, Assoro, Nissoria e Leonforte.

Mappa SogimUn'area enorme, naturalmente ricca di salgemma per cui non è previsto lo "sfruttamento minerario" e quindi potrebbe essere destinata a diventare il deposito unico, area talmente vasta che,  presuppone il presidente Regalbuto, potrebbe raccogliere non solo i rifiuti nucleari dell'intero territorio italiano ma quelli di tutta Europa, rifiuti nucleari di provenienza medica e da centrali dismesse, quindi, con vari indici di radiattivita. I depositi che dovrebbero essere costruiti nel territorio ennese dovrebbero avere la capacità e la portata per poter accoglierli proprio tutti.
Il ritorno per il territorio? L'occupazione che si verrebbe a creare grazie al deposito stesso ed opere viarie ed infrastrutture. Ma i rischi per la popolazione? Quelli sono stati "studiati" e "valutati", sono minimi e contenibili, secondo Sogim e ISPRA, ma è veramente così? Non era così per l'amianto forse? O per tante altre sostanze risultate poi nel tempo tossiche?
I ministeri comunicano che a fine agosto o inizi settembre comunicheranno una lista di decine di siti idonei e che verrano valutati insieme alla popolazione ed ai rappresentanti locali ( http://www.minambiente.it/comunicati/nucleare-guidi-galletti-deposito-non-si-decide-fine-agosto-percorso-articolato-ma ), Regalbuto sostiene che i siti da valutare siano rimasti solo tre, dove sta la verità? Gli enti locali e la popolazione avranno veramente voce in capitolo? Se si perchè come si evince nel sito dedicato al "Deposito Nazionale" ( http://www.depositonazionale.it/Localizzazione/Pagine/Come-si-arrivera-a-individuare-il-sito-dove-costruire-il-Deposito-Nazionale.aspx ) :

«Successivamente, il Ministero dello Sviluppo Economico, come stabilito dal Decreto Legislativo 31/2010, individuerà il sito con un proprio Decreto, che sarà emanato anche nel caso in cui dovessero fallire le diverse e reiterate procedure per il raggiungimento dell’intesa».


il sito verrà individuato ugualmente anche se dovessero fallire le diverse e reiterate procedure, come scrive direttamente Sogin?


Nell'attesa che gli atti di richiesta di informazioni dei nostri rappresentanti inizino a dipanare dubbi e a dare risposte certe non possiamo fare altro  che rinnovare l'invito a tutte le forze politiche, della società civile ad impegnarsi al massimo delle loro capacità e competenze per scongiurare l'eventualità che tale deposito arrivi nei nostri territori, la Sicilia e l'Ennese soprattutto, hanno bisogno sì di sviluppo, ma di sviluppo turistico (chi verrebbe a passare una tranquilla vacanza nell'entroterra a poche centinaia di metri dalle scorie nucleari?), dell'agricoltura (vi cibereste di ortaggi o cereali coltivati a lato ai depositi?) , dell'industria e non certo del contentino di avere un centinaio di operai impegati e qualche strada come controparte per lo smaltimento dei rifiuti nucleari frutto dello sviluppo altrui!
A breve pubblicheremo il video integrale con l'intervista.

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Agira sarebbe tra i tre siti idonei ad ospitare il deposito nazionale di rifiuti radioattivi. La popolazione avvertita solo a cose fatte?

scorie nucleariSi torna a parlare di depositi nucleari nell'ennese, una ex miniera di salgemma, vista la bassa permeabilità dei depositi salini,  sita nel territorio agirino ed al confine con Leonforte e Nissoria sarebbe, secondo le indiscrezioni che sarebbero state rivelate a siciliainformazioni.com (http://www.siciliainformazioni.com/181201/incubo-scorie-sicilia-rifiuti-nucleari-ad-agira ),  uno dei tre siti (Salinella e Resuttano gli altri due) ad aver superato la seconda fase dello studio compiuto dall'ISPRA (http://www.isprambiente.gov.it/files/nucleare/GuidaTecnica29.pdf) per l'individuazione del deposito nazionale di rifiuti radioattivi.
Il deposito nazionale dovrebbe ospitare quindi i circa 90 mila metri cubi di scorie nucleari italiane, che sono il prodotto, per circa il 40 percento, residuo delle installazioni di medicina nucleare e per il restante 60 percento il risultato delle operazini di smantellamento delle centrali nucleari.
I tecnici della Sogim, società che si occupa della dismissione degli impianti nucleari italiani, hanno consegnato la Carta Nazionale delle aree potenzialmente idonee al ministero dell'Ambiente e dello Sviluppo economico (http://www.sogin.it/it/Chi-siamo/Deposito-Nazionale-Parco-Tecnologico/Pages/Deposito-Nazionale-e-Parco-Tecnologico.aspx ) (http://www.minambiente.it/comunicati/procede-liter-lapprovazione-e-la-pubblicazione-della-cnapi). Tale documento dovrebbe diventare di pubblico dominio nelle prime settimane di settembre, e quindi si avrà conferma o smentita delle indiscrezioni odierne.
Per completezza di informazione vi è da dire che secondo un comunicato stampa ufficiale del ministero dell'ambiente ( http://www.minambiente.it/comunicati/nucleare-guidi-galletti-deposito-non-si-decide-fine-agosto-percorso-articolato-ma ), il passaggio di fine agosto non individuerà il sito definitivo ma un nulla osta per una lista di siti potenzialmente idonei che sarà il momento di avvio di una lunga fase di consultazione pubblica in cui verranno coinvolti sia le regioni sia gli enti locali, sia i cittadini che la comunità scientifica.
Non resta che augurarsi che sia veramente così, purtroppo nel passato i cittadini dei territori interessati sono venuti a conoscenza di ricadere in aree soggette ai pericoli, veri o presunti, dimostrabili o no, di un deposito nucleare o di rifiuti speciali, solo tramite indiscrezioni come queste o comunque a cose fatte.  Anche in questo caso, ad oggi si sa poco e nulla, in quanto fino alla data odierna la mappa consegnata dalla Sogin all'Ispra sembrerebbe essere ancora secretata, negando di fatto alla cittadinanza, al "popolo sovrano" che tramite i propri rappresentanti regionali e nazionali potrebbe sapere in anticipo se il proprio territorio è stato "scelto" per la costruzione di tale deposito ed eventualmente presentare a chi di dovere le proprie rimostranze.
Il nostro augurio è che tali "indiscrezioni" siano campate in aria e che al nostro territorio già martoriato di suo per condizioni economiche ed infrastrutturali sia risparmiato questo ennesimo "privilegio" che l'amministrazione centrale sembrerebbe volerci riservare. Invitiamo anche i nostri rappresentati politici di ogni grado e livello dal consigliere comunale al deputato europeo a porre in atto quanto in loro potere per verificare la veridicita di questa notizia per poter quindi intraprendere ogni iniziativa atta a salvagurardare il nostro territorio e la nostra salute.

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Serata Speciale per Entroterre in Festival 07 Agosto 2015 ad Agira

Logo ET 1-1
Dopo il successo dei primi 4 giorni di Luglio, nell’incantevole location di Case al Borgo, ad Agira, torna Entroterre in Festival con un evento speciale, degno di questa prima importante edizione.

Il direttore artistico Filippo Mauceri, considerando anche la concomitanza con i festeggiamenti previsti per il Santo Patrono, ha optato per un unico evento, in programma Venerdì 7 Agosto, in cui riassumere lo spirito che ha animato l’intera manifestazione.

Un festival culturale ispirato al territorio in cui si colloca, pura energia creativa e senso di appartenenza.

Il primo festival dedicato all’entroterra; geografico, artistico, umano, spirituale.

Le risposte positive riscontrate nelle giornate precedenti, la partecipazione attiva del pubblico, giunto da tutto il territorio siciliano, fa ben sperare per la buona riuscita di questa serata conclusiva.

La serata di venerdì 7 Agosto, Entroterre in festival ospiterà un incontro artistico di grande effetto e di assoluto richiamo. A dare vita a questo gran finale saranno due alti rappresentanti della nostra cultura, Pietrangelo Buttafuoco e Mario Incudine, con lo spettacolo “Musiche e parole di un dolore pazzo d’amore”.

Lo spettacolo unisce i testi del libro Il dolore pazzo dell’amore edito da Bompiani, alle musiche di Mario Incudine.

Il libro del noto giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco è un “cunto”, un tuffo nel passato dell'autore, imbevuto delle tradizioni della sua terra, la Sicilia, restituite con passione di antico cantastorie, per cristallizzare quelle storie, quei canti, e farne la rappresentazione di un mito sopravvissuto ai tempi bui del mondo.

Leggende e personaggi emergono da quei luoghi e da quel tempo: le preghiere che portano doni e dolcetti; i diavoli e gli angeli, i re, le ninfe e le regine e i vescovi di una mille e una notte che prima di essere un libro rappresentano il teatro della vita popolare, in cui passato e presente si mescolano in un rabbioso andirivieni.

Ma soprattutto i testi parlano d’amore, di quell'amore a cui “bisogna credere, sempre. Anche quando ci fa pazzi di dolore". Anche quando l'amore è una lettera d'addio che distilla malinconia.

Mario Incudine, cantante, attore, ricercatore, musicista e autore di colonne sonore, è uno dei personaggi più rappresentativi della nuova World Music italiana. Collabora fattivamente con Simone Cristicchi, Ambrogio Sparagna, Lucilla Galeazzi, Nino Frassica, Mario Venuti, Tosca, Antonella Ruggiero, Franco Battiato e Kaballà. Ha duettato con Artisti come Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Peppe Servillo, Alessandro Haber e Francesco Di Giacomo (Banco del Mutuo Soccorso).

Recentemente, Mario Incudine ha iniziato una bellissima avventura che lo ha visto lavorare al fianco di Moni Ovadia come attore, assistente alla regia e autore delle musiche de Le Supplici, la tragedia di Eschilo, che tradotta in siciliano e greco moderno, ha aperto il 51° ciclo di rappresentazioni classiche a Siracusa. (vedi allegati).

Per la rassegna Entrocinema curata da Beppe Manno questa ultima serata del festival propone il cortometraggio scritto diretto e interpretato da Luca Murri. Una commedia che vanta un cast tecnico e artistico di eccezione tra i quali troviamo la nota attrice Milena Vucotic e Giorgio Colangeli e il direttore della fotografia Daniele Cipri’. Un Amato Funerale, girato interamente a Nicosia (EN), è prodotto da Debora Leonardi e Michele Leonardi.

https://www.youtube.com/watch?v=j2TvkDrsOiw

Nel film si racconta la storia di  Luca, un giovane aspirante rapper che alla notizia di morte della bisnonna si ritrova a dover accompagnare la nonna Italia al funerale in motorino. Italia, è una violinista mancata ed “esiliata” dal paese d’origine, una donna che sembra aver perso interesse nella vita. Nonna e nipote partono in vespa ma, durante questo viaggio si troveranno a vivere un’esperienza davvero unica e inaspettata…

Ma vi sarà anche un fuori programma voluto dal direttore artistico Filippo Mauceri, infatti sarà riproposto anche il corto Terra Vagnata di Aldo Butano che aveva aperto la prima serata del festival, un film girato ad Agira nel 2013 e paradossalmente mai presentato ufficialmente nel luogo in cui era stato realizzato.

Oltre agli attori protagonisti Marta Limoli, Santo Santonocito, Valeria Valenti, Francesca Ferro, nel film compaiono anche molti abitanti di Agira per la prima volta sullo schermo.

Terra Vagnata racconta la storia di tanta gente che ha vissuto in Sicilia a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale, fra gli anni 30 e 50. Il film narrà di povera gente, di emigrazione verso paesi in guerra, quando si lasciava la propria terra, per andare a guadagnare qualcosa in territori stranieri.Racconta anche del suo ritorno, delle sue origini, della sua amata terra, del lavoro prezioso in campagna. Valori che al giorno d'oggi hanno perso il giusto peso, ma che trovano risposte certe sui valori della vita.

Emozione assicurata per chi non era presente all’anteprima del 2 Luglio scorso.

E a proposito di imprevedibilità, il direttore artistico annuncerà nei prossimi giorni alcune importanti sorprese.

Non sarà invece una sorpresa, la gustosa e variegata proposta enogastronomica curata dal Food & Beverage di Case al Borgo che vede protagonisti i prodotti del territorio.

VENERDÌ 7 AGOSTO

Ore 20.00 TAVOLA CON VISTA – Assaggi e sapori dell’entroterra (Buffet con prezzi a consumo)

Ore 21.00 ENTROCINEMA – Proiezione Un amato funerale di Luca Murri

Ore 22.00 RECITAL – Parole e musiche di un dolore pazzo d’amore Pietrangelo Buttafuoco e Mario Incudine

Ingresso € 10,00

Contatti e info email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; telefono: 0935 691565; 339 3208995; www.facebook.com/entroterre; www.facebook.com/casealborgo;

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Più di 30 performer alle prese con basso e batteria per l'associazione "Ritmo Libero" di Agira

batteria articoloSerata all'insegna del ritmo quella di Domenica scorsa (12 Luglio 2015) in Piazza Garibaldi ad Agira, più di 30 performer si sono avvicendati sul palco allestito dall'associazione "Ritmo Libero" presieduta da Maria Grazia Castroflorio, per dare prova delle competenze acquisite seguendo i corsi di batteria e di basso tenuti da Luigi Naselli e Giacomo Patti. Durante la serata si sono esibite le band "Pub 27"  e le "Bestie del Blasco" formate in prevalenza da ragazzi di Agira.

 

Qui di seguito trovate alcune foto scattate durante l'esibizione:

 

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Eletto il nuovo collegio dei revisori dei conti del comune di Agira

consiglio comunaleSeconda seduta del consiglio comunale ieri (13 Luglio 2015) presso l'aula consiliare "Peppino Impastato" di Agira, si inizia con l'elezione dei componenti del collegio dei revisori dei conti, che dopo la sospensiva data dal commissario nella precedente legislatura viene portato a 3 componenti che percepiranno il compenso minimale possibile, dopo le operazioni di scrutinio risultano eletti Loredana Rizzo (che ricoprirà la carica di presidente), Giuseppe Bertolo e Sergio Speranza.

Aporovato il secondo punto all'ordine del giorno concernente il Costo di costruzione e oneri di urbanizzazione mentre il terzo che riguardava il Piano triennale delle opere pubbliche, è stato  rinviato in attesa di maggiore documentazione dagli uffici competenti.

Approvato l'ultimo punto previsto in convocazione, "Disciplina in materia di risorse idriche" che aveva come tema la ripubblicizzazione del servizio idrico, ancge se si rimane in attesa degli sviluppi del tentativo di accordo bonario tra ATO Idrico e AcquaEnna. È stata altresi illustrata un ordinanza sindacale che impedisce il distacco ad AcquaEnna perche in contrasto con la normativa che assicura i 50 litri al giorno di fornitura minima. 

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