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Proverbi agirini

Proverbi - Dissa u proverbiu anticu ca nun sbagghia... - Cap. XIII - Devozioni, raziuneddi e giaculatorie.

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Conclusione


Ringrazio tutti coloro, tantissimi, che mi hanno aiutato a ricordare.
I colleghi della mia scuola, innanzitutto, ai quali mi lega un vincolo di reciproca stima e di affetto, che la quotidianità rende sempre più saldo.
I vecchi amici di sempre, compagni consueti di tanti lunghi e oziosi pomeriggi al circolo, passati davanti a un giornale già sfogliato o seduti nella sonnolenta piazza Garibaldi, da dove, inevitabilmente, prima o poi passano tutte le storie, le piccole e le grandi, che scandiscono la vita di questo nostro paese.
Gli occasionali interlocutori, ai quali ho rubato una parola, un'espressione, un antico motto...
Senza di loro non sarebbe stato possibile realizzare questo lavoro.
E, ancora, il Priore Padre Beniamino Giudice, al quale devo alcune raziuneddi, raccolte dalla viva voce della signora Concetta Ingarao il giorno del suo centesimo compleanno; la signorina Rosa Failla, che mi ha gentilmente messo a disposizione una sua personale raccolta, che ho consultato soprattutto per scrivere il capitolo riguardante il tempo e le stagioni; il professore Peppino Morina, fabulatore raffinato e fonte inesauribile di ricordi: per molti della mia generazione maestro di vita e di saggezza; l'amico Vincenzo Rubulotta: si può dire che non c'è stato giorno, da quando ho iniziato questa ricerca, che non mi abbia portato un proverbio, una vecchia espressione, un antico modo di dire, appuntati in un pizzinu; il caro Nino Mugavero, col quale per lunghe ore, come in un gioco della memoria, certi pomeriggi abbiamo ripercorso i sentieri della nostra lontana infanzia alla ricerca di ricordi, di volti e di emozioni.
Un caro e commosso ricordo va alla memoria del Prevosto Padre Rosario Cottone: è stato lui a curare la pubblicazione di un libretto di devozioni contenente il testo dei Misteri del Rosario in dialetto siciliano e che io ho integralmente riportato come appendice al capitolo XIII°.
Ringrazio la signora Rita Leotta Spalletta, Ninetto Caramanna, Antonio Legname e Domenico Saglimbene per avermi messo a disposizione la loro raccolta di foto d'epoca, da cui ho tratto le immagini che corredano questo libro. Un grazie particolare va al sig. Salvatore Anello, titolare dell'omonimo studio fotografico, per avermi fornito, a puro titolo amichevole, oltre ad alcune delle foto pubblicate nel testo, anche la suggestiva foto di copertina.
Uno speciale ringraziamento sento il dovere di fare al Sindaco di Agira ing. Gaetano Giunta e all'Assessore alla Pubblica Istruzione prof. Giovanni Senfett, per aver apprezzato questo modesto lavoro e averne reso possibile la pubblicazione e la diffusione.
Grazie, infine, a coloro che, scorrendone le pagine, ne trarranno motivo d'orgoglio per le nostre tradizioni, la nostra cultura e le nostre origini.

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