Sport

U.S.D. AGIRA A.S.D. NISSORIA ..La voce del comprensorio Pubblicazione n° 1- 2008/2009

Strutture sportive, forse inizia a muoversi qualcosa.

Tre obbiettivi, due dei quali molto concreti mentre il terzo per scaramanzia continueremo a definirlo sogno: sono quelli che si pone la dirigenza in merito alle strutture sportive, neo di una società che negli ultimi anni è stata costretta ad un lungo peregrinare tra stadi di diversi centri vicini, in particolare Nissoria ma anche Enna (per 5 gare) e addirittura Valguarnera(2 gare). Ma iniziamo dal sogno rappresentato

 dalla costruzione del nuovo campo sportivo ad Agira. Inutile parlare di cifre, è impossibile calcolare la spesa di qualcosa che non è ancora nelle idee di un progettista e che è ben lontano dal prendere forma. L’unica cosa certa per ora è la zona scelta: una porzione di contrada Urselluzzo che ricade in parte sui terreni dell’opera pia Istituto Scriffignano e in parte su quelli degli eredi Ferro. Nel nuovo Piano regolatore generale, non ancora vigente, questa sarebbe “zona adibita ad impianti sportivi” ma ad essere valido per ora è il vecchio che la prevede come “zona agricola”. Servirebbe quindi un apposita variante e nel contempo si dovrebbe redigere un progetto di massima. Ci sono tutte le buone intenzioni per realizzarlo ma meglio per ora concentrarsi su qualcosa di più immediato. Si tratta di dotare il campo di Agira di un manto in erba sintetica come promesso ai dirigenti dal nuovo sindaco Gaetano Giunta quando era ancora un semplice candidato. Per realizzare quest’opera, che sicuramente aumenterebbe in modo esponenziale il valore della struttura, basterebbero sei mesi e la società potrebbe inoltre sfruttare i mutui concessi dal Coni provinciale fino ad un massimo di 1 milione di euro di spesa (altrimenti si dovrebbe chiedere al Coni nazionale). Alla società ne basterebbero “appena” 300mila euro o forse meno in quanto sarebbe poi fatto un apposito bando. Le condizioni sono vantaggiose in quanto il Coni concede mutui fino a 15 anni ad un tasso di appena l’1% quindi meglio prendere la palla al balzo e migliorare una struttura che, costruita nei primi anni ’70, è stata modificata due volte con esiti peggiori del previsto. L’ultima modifica, quella del 1995, doveva essere un adeguamento ma sortì invece un accorciamento del campo. Infine l’obbiettivo più vicino da realizzare, la costruzione di una nuova tribuna scoperta da 300 posti per il campo di Nissoria. L’amministrazione guidata da Filippo Buscemi ha intenzione di acquistare un prefabbricato che possa colmare il vuoto lasciato dalla vecchia tribuna demolita qualche tempo fa e inoltre vuole rendere agibili i bagni per il pubblico. Queste due azioni permetterebbero di ottenere il nulla osta dalla commissione provinciale di vigilanza sui pubblici spettacoli che fino ad ora ha bollato il campo di Nissoria come inagibile per gli spettatori.

Luca Capuano


   

Il calendario d’inizio stagione tra tanto sudore e qualche momento di riposo.

L’orario scelto per gli allenamenti, le 18,30,  è forse quello  più comodo per i giocatori che hanno impegni lavorativi ma allo stesso tempo dopo l’allenamento possono uscire con amici, fidanzate e mogli. Ma per loro la preparazione non sarà certo una passeggiata: 23 i giorni di allenamento dal 7 agosto al 5 settembre. Poche le pause previste: la prima è fissata per il 10 agosto; la seconda, un po’ più lunga perché c’è di mezzo ferragosto comprende i giorni 15-16 e 17; poi domenica 24, sabato 30 e lunedì 1 Settembre. Queste ultime due date sono a cavallo del primo importante impegno stagionale quello di Coppa Italia che si celebrerà domenica 31. Poi altri 4 giorni di duro lavoro in vista della partita di ritorno. L’ultimo giorno di riposo prima della fine della preparazione è proprio quello della vigilia, sabato 6 settembre. Sono gia certe le date delle amichevoli anche se da decidere c’è un “dettaglio” non trascurabile cioè l’avversario. Nell’ottica di contemperare allenamenti e svago le date delle amichevoli sono ben distribuite: 14, 21 e 27 agosto in pratica una alla settimana. Quello che non è certo è invece il luogo degli allenamenti. Al momento non si sa se Millauro farà sudare i suoi al campo sportivo di Agira o a quello della vicina Nissoria. Per i giocatori cambia comunque poco, l’importante in questa fase è smaltire i chili di troppo accumulati in vacanza anche se molti partecipando ai vari tornei di calcio a 5 estivi potrebbero arrivare più pronti che mai. 

Luca Capuano

 Ivan Arena,ancora con Millauro per vincere.

Ivan Arena; Data di nascita: 02/10/1982; Altezza: 1.83; Peso forma: 82 kg; Professione: Studente: Ruolo: difensore centrale; Squadra di provenienza: Agira; Palmares: vittoria campionato di 1° categoria ’99-2000 (Agira); Giocatore preferito: Alessandro Del Piero; Squadra del cuore: Juventus; Nomignolo: ---; Segni particolari: ---; Miglior pregio (calcistico): l’impegno.  Peggior difetto (calcistico): il nervosismo.
Sta per iniziare una nuova stagione e Ivan è sempre lì a dispetto delle voci o delle critiche, a fare da muro agli attacchi avversari con la sua prestanza fisica e il suo grande impegno che lui stesso senza modestia si riconosce. Anche quest’anno il roccioso difensore di Nissoria, classe ’82, si mette al servizio della squadra con la sua consueta serietà e umiltà che lo porta a non lamentarsi mai per una panchina o per una leggera variazione della sua posizione in campo. Non per niente alla domanda sulle sue aspettative personali ha risposto: «se ci alleniamo tutti si può accettare serenamente l’alternanza in campo». Arena è un fedelissimo del tecnico Pippo Millauro che lo conosce fin dalla più tenera età, lo ha quasi “cresciuto”, calcisticamente parlando: «mi ha allenato quando ero nei giovanissimi, poi in prima squadra nel Nissoria 4 anni fa e a Troina nel 2006- afferma Ivan, che del tecnico conosce tutto- è capace di allenare perché è bravo sia a livello tecnico sia nella capacità di gestire il gruppo- aggiunge- infatti è rigoroso nel lavoro ma sa parlare con i giocatori e sa ascoltare le loro esigenze». Analizzando le ultime stagioni Ivan non si può lamentare anche se tre anni fa fu praticamente fermo per problemi personali. Ma due anni fa si è rifatto conquistando i play-off con il Troina e l’anno scorso ha dato un ottimo contributo per la salvezza, peccato per quel punticino che avrebbe potuto alimentare il sogno e non è arrivato. Ma cosa è mancato l’anno scorso? Arena risponde senza alcuna esitazione ma senza offendere nessuno: «Ci è mancato un attaccante prolifico- dice- Faye Baye è bravo ma come caratteristiche non ha quella di mettere a segno caterve di gol». E la nuova stagione cosa riserverà ai colori giallo-rossi? Ivan non ha la palla di vetro, si accontenta di quella di calciare quella in cuoio ma quest’anno vuole sicuramente tornare ad assaporare l’atmosfera da dentro o fuori dei play-off. «L’importante è che il gruppo sia unito»- conclude. Ecco il segreto…

Luca Capuano


 Sebi Parisi: “Quest’anno voglio l’Eccellenza!”

Sebastiano Parisi;  Data di nascita: 13/09/1989; Altezza: 1,73; Peso forma: 65 kg; Professione: Studente; Ruolo: Esterno di centrocampo o terzino destro. Squadra di provenienza: AgiraPalmares: ---; Giocatore preferito: Andry Shevchenko; Squadra del cuore: Milan; Nomignolo: no, ma mi chiamano Sebi.  Segni particolari: ---; Miglior pregio(calcistico): l’aggressività (in senso buono).  Peggior difetto (calcistico): non so colpire di testa.
La freschezza dei suoi 18 anni (19 a settembre) e la grande grinta sono le caratteristiche che anche quest’anno Sebastiano Parisi, per i compagni Sebi, metterà in campo per fare meritare all’Agira una posizione di tutto rispetto in classifica. L’anno scorso Sebi ebbe l’onore di scendere in campo per quasi tutte la gare dando un notevole apporto con le sue sgroppate sulla fascia destra da terzino o da esterno sempre con la voglia di “sudare la maglia”, senza mai tirare indietro la gamba. Riuscì inoltre a realizzare una rete, una bella soddisfazione per uno che sta lontano dalla porta avversaria: «si ricordo con piacere il bel gol contro l’Acicastello -dice- ho sentito una bella sensazione e spero di ripetermi presto». E anche nella stagione che sta per iniziare il brevilineo difensore-centrocampista dovrebbe avere molto spazio anche per la regola che impone alle società di questa categoria di schierare due ’89 e un ’90. Ma a parte questo, sicuramente Millauro, che lo ha già allenato a Troina, lo stima per la sua maturità a dispetto della carta d’identità ancora linda e senza pieghe. Sebi, che sembra di poche parole, ha però una notevole personalità visto che alla domanda “Cosa pensi del tuo allenatore?” mi ha risposto senza peli sulla lingua : “è bravo ma dovrebbe avere il pugno più fermo con i giocatori”. Dopo la mezza delusione dell’anno scorso che anche lui, come Arena, imputa alla scarsa prolificità dell’attacco, Parisi quest’anno vuole raggiungere la “lotteria” finale per provare a realizzare il suo sogno: «voglio arrivare in Eccellenza- dice- e possibilmente giocando titolare». Insomma Sebi è uno che vola basso e non sogna la serie A, ma spesso è questa la chiave del successo.

Luca Capuano

 Fabio Garofalo, le responsabilità del Capitano.

Fabio Garofalo: Data di nascita: 06-12-1981; Altezza: 1.70; Peso: 73; Nomignolo: “Pinello”; Segni particolari: ---; Palmares: 1 Coppa Tomasino, 1 campionato di 1° categoria; Squadra del cuore: la Nazionale; Giocatore preferito: Maratona; Miglior pregio calcistico: Tecnica; Peggior difetto calcistico: non ne ho.
E’ il simbolo indiscusso della squadra, il capitano e la “mente” calcistica, un genio del pallone che avrebbe meritato di più se solo quel treno fosse passato qualche anno dopo quando avrebbe avuto la maturità necessaria per restarvi aggrappato. Ma adesso è inutile guardare indietro e Fabio Garofalo se lo godono i tifosi dell’Agira che possono continuare a stropicciarsi gli occhi ad ogni lancio al bacio e ad ogni serpentina, senza contare le reti, non tantissime ma tutte importanti. Il giocatore-allenatore che ha già dato spettacolo al torneo estivo di calcio a 5 si sta preparando fisicamente e mentalmente alla nuova stagione che partirà ufficialmente il 7 agosto con il primo allenamento sotto la guida del mister factotum Pippo Millauro. Quest’anno Fabio avrà un positivo deja-vu potendo nuovamente giocare a fianco di un parente e un amico con i quali ha vissuto esperienze indimenticabili: «i ritorni di Ciccio e Natty fanno ben sperare visto che con loro fino ad ora ho attenuto le uniche vittorie – afferma- posso dire seriamente che possiamo arrivare tra le prime 7 in classifica”. Un’affermazione che arriva prima di sapere la composizione del girone anche perché dice: “non temo nessuna squadra in particolare”. D’altronde il capitano, che ammette di sentire un po’ di responsabilità, ha il ruolo di infondere fiducia all’ambiente e quello di saper coadiuvare il mister nella gestione del gruppo “mi auguro sia un bel gruppo- afferma significativamente- questo è uno dei segreti per fare bene”. E se la consistenza del gruppo si vede soprattutto nei momenti difficili cosa fa il capitano quando il risultato è negativo? «Cerco di incoraggiare i più giovani –afferma – ma spesso i “vecchi” ne hanno più bisogno». Garofalo ha sicuramente una grande personalità ma sa rispettare i ruoli: «i moduli facciamoli fare all’allenatore che è bravo e sa curare bene il gruppo – dice- io posso solo dire che il mio ruolo è quello di impostare il gioco anche se in questi anni sia a Troina sia ad Agira  ho fatto anche il mediano di rottura per necessità”. No Fabio, questo non te lo chiederà nessuno, le energie conservale per i gol…

Luca Capuano


 Gli ultimi arrivi: da Pilumeli ai giovani Santanna e Prestifilippo.

E’ giusto confermare lo “zoccolo duro” della squadra formato da giocatori esperti e giovani per lo più agirini, ma il nuovo direttore sportivo Antonino Parano ha lavorato in quest’ultimo periodo per puntellare la squadra inserendo elementi che possano dare qualità, esperienza o freschezza alla squadra. Si inseriscono in questo contesto gli acquisti del centrocampista della Barrese Totò Pilumeli e dei giovani Giacomo Santanna e Alfredo Prestifilippo entrambi classe 1991 ed entrambi provenienti dalla Mosaici 2001 di Piazza Armerina. Pilumeli non ha certo bisogno di presentazioni essendo da anni un simbolo della Barrese e un giocatore stimato e cercato da diverse squadre. Sicuramente potrà essere una degna spalla del capitano Fabio Garofalo al centro del campo dove l’esperienza è una dote fondamentale in un campionato difficile come quello della Promozione. Ma accanto all’esperienza serve anche l’entusiasmo e la spensieratezza di due 18enni terribili come i due piazzesi. Santanna partendo da una posizione di centrocampista avanzato è riuscito nell’impresa di segnare la bellezza di 23 reti laureandosi capocannoniere del campionato regionale Allievi peraltro vinto  meritatamente dalla sua squadra . Dalla sua ha la prestanza fisica che gli permetterà di colmare il gap anagrafico con gli avversari. Prestifilippo è invece un laterale veloce e abile a saltare l’uomo, una dote importante sempre più rara e quindi molto ricercata. Insomma Parano ha scelto davvero bene.

Luca Capuano

 


 Il ruolo di seconda punta potrebbe favorire la sua definitiva esplosione.

Sarà l’anno di Orazio Ingarao?

Ha classe e fantasia da vendere ma forse fin’ora non ha potuto esprimere al meglio le sue potenzialità in prima squadra. Sarà l’anno dell’esplosione definitiva di Orazio Ingarao? Lo sperano tutti: dal diretto interessato, stanco di doversi giocare il posto con catanesi e rodati trentenni alla società che vuole valorizzarlo al meglio, dall’allenatore che ha bisogno della sua velocità e della sua tecnica per risolvere le partite più intricate ai tifosi che sperano di gioire molte volte per le sue reti e i suoi assist. Rispetto agli anni scorsi, passati spesso e volentieri ad andare su e giù sulla fascia sinistra di centrocampo, in questa stagione Orazio potrebbe giocarsi una carta in più: «finalmente dovrei giocare stabilmente come seconda punta – dice- è una posizione dove riesco ad esprimermi al meglio».  Il “Cristiano Ronaldo” dell’Agira spera quindi di mostrare tutte le sue qualità mettendole al servizio della squadra. Per farlo avrebbe un modulo preferito, il 4-3-3 e senza modestia afferma che se fosse l’allenatore non “si farebbe mai uscire dal campo”. Ma per concretizzare le azioni partite magari dal suo piede fatato serve una attaccante centrale e Orazio ha un sogno quasi impossibile da realizzare, di nome Nicola Cosimano mentre per la difesa consiglierebbe l’ex Angelo Nicolosi, che in questo momento tra l’altro è nuovamente corteggiato dal direttore sportivo Nino Parano. Sincero come sempre, Ingarao ammette che “l’anno scorso è mancato l’impegno da parte di tutti e questo ha fatto sì che si fallisse l’obbiettivo play-off”. Inoltre al contrario dei suoi compagni pensa che la squadra sia stata gestita meglio all’inizio della scorsa stagione mentre dopo l’arrivo di Santagati sono stati presi giocatori poco utili alla causa. Il dribblomane con pochi peli sulla lingua accoglie bene la scelta di Millauro in panchina perché lo ritiene “una persona in gamba” e in questo momento vede una formazione che può veleggiare a centro classifica. Orazio rispetta tutti gli avversari ma spera vivamente di non trovarsi nel girone il Riposto. Ma perché? Semplice, la scorsa stagione in trasferta i tifosi e i dirigenti si sono dimostrati antisportivi, quindi meglio stare alla larga ed evitare grane. D’altronde Orazio del calcio ama solo gli aspetti tecnici: il controllo di palla, il dribbling ubriacante, il calcio piazzato, la triangolazione tutte cose che fa splendidamente…

Luca Capuano


 Nardo Gritti: la concorrenza come stimolo per fare bene.

Deve affrontare la concorrenza di due grandi portieri come Giuseppe Saraniti e (forse) Gaetano Pagano ma non si da per vinto in partenza grazie ad una forte personalità e una grande coscienza dei propri mezzi: Nardo Gritti si presenta al via di questa stagione con le consuete ambizioni forte di una crescita manifestatasi la scorsa stagione: «parto in ottima posizione – dice con la solita spavalderia- l’anno scorso ho giocato 14 gare e ho concluso parando un rigore nel derby a Salvatore Compagnone». Inoltre Nardo ha dalla sua la carta d’identità: «essendo un ’89 sono avvantaggiato dalle regole del campionato e posso inoltre giocare nei Juniores- dice- sono comunque sempre convinto che la concorrenza può solo stimolare». Come tutti i portieri Nardo ha un carattere particolare e ha un forte sprezzo del pericolo come dimostrano le sue peripezie alla guida ma di una cosa ha certamente paura: la violenza. La vide lo scorso anno a Spadafora con le forze dell’ordine che dovettero intervenire nel dopo partita e questo brutto ricordo gli fa dire: “vorrei evitare di incontrarli”. Non teme invece di esternare quello che pensa anche se può non essere diplomatico: «proverei a sfruttare la situazione di crisi dell’Enna- dice- per prendere Torcivia, ha solo 20 anni, ha grandi qualità e può fare la differenza». A testimonianza di questo aspetto del suo carattere arrivano anche le dichiarazioni sulla scorsa stagione: «Ci sono stati alti e bassi –afferma- prima c’erano 27 giocatori e non si è fatta una scelta oculata su chi dovesse rimanere,De Maria non ha avuto un impatto favorevole mentre Nino Santagati ha dato un impronta decisiva mettendo anche i big in panchina». Sull’assetto della squadra Gritti pensa che il 4-4-2 sia il modulo più semplice da utilizzare almeno all’inizio mentre le due certezze sono il capitano e l’allenatore, il primo “se in forma fa fare il salto di qualità” mentre il secondo “è un vincente”. E chissà se tra qualche anno non parleremo di Nardo come di un vincente. Le qualità ci sono, basta coltivarle.

Luca Capuano

 

Natty Garofalo, secondo ritorno. Sarà la volta buona?

Natty Garofalo: Data di nascita: 05-05-1981; Altezza: 1.72; Peso: 62; Nomignolo: “Giuanni” senza paura; Segni particolari: ---; Palmares: 2 campionati esordienti, 1 Coppa Tomasino Giovanissimi, 2 campionati di 3° categoria (Juventus Club e Catenanuova), 1 campionato di 1° categoria.  Squadra del cuore: Inter; Giocatore preferito: Gattuso; Miglior pregio calcistico: tattica; Peggior difetto calcistico: dribbling.
Natty Garofalo torna per la seconda volta all’Agira, stavolta per giocare, far bene e restarci il più a lungo possibile. Il centrocampista- attaccante cresciuto nelle giovanili dell’Agira ha da poco assaporato la gioia della paternità ma nonostante i mille impegni e le grandi responsabilità non vuole rinunciare a giocare e a divertirsi. «Spero di giocare con continuità –dice- negli ultimi anni i molti catanesi hanno tolto spazio a noi agirini ma spero che quest’anno la situazione sia diversa. Natty è stato uno dei migliori prodotti “sfornati” dal vivaio agirino negli ultimi anni. Insieme ai fratelli Pagano, al cugino Fabio e a molti altri “ragazzi terribili” riuscì a raggiungere risultati strepitosi nei campionati giovanili culminati con la storica vittoria della Coppa Tomasino, il massimo riconoscimento per i giovanissimi a livello regionale. Per quel risultato che diede grande lustro alla società Natty e gli altri furono adeguatamente premiati con un bel viaggio a Malta, inoltre Fabio Garofalo e Francesco Pagano strapparono un biglietto ben più importante, destinazione Napoli. E Natty? Lui non ebbe dal destino quest’occasione ma fin’ora si è comunque tolto qualche soddisfazione. Dalla vittoria della seconda categoria con lo “Juventus Club” al trionfale accesso in Promozione con l’Agira. Poi una vittoria di campionato anche nel paesino di Catenanuova dove andò per soddisfare la sua innata e inesauribile voglia di calcio. Questa voglia in campo si tramuta in grinta (non per niente dice di ispirarsi a Gattuso) e gli fa dire: “l’Agira quest’anno deve giocare per vincere contro ogni avversario”. Ecco perché Natty non vuole “prime donne” e afferma che “tutti devono lottare per convincere l’allenatore e nessuno è indispensabile”. E cosa pensa Natty del “nuovo” tecnico? Chi lo conosce sa che è sincero quando afferma: «E’ il migliore allenatore che abbia mai conosciuto, ha un solo “difetto” quello di fare mille cose non potendo così dedicare tutte le sue energie ad un solo ruolo». Natty fa il tecnico delle giovanili e senza voler essere presuntuoso vedrebbe bene un modulo 4-3-2-1 mentre per il suo ruolo massima apertura: «so fare la seconda punta ma mi piacerebbe anche lottare al centro del campo». Natty, sé è così permettimi di darti un consiglio da collega di lavoro: fuma di meno!!.

Luca Capuano


Conosciamo “Gordo” ed “Enzo”,due ragazzi di grande personalità in campo e fuori.

Fabio e Vincenzo,  “gemelli diversi” uniti dal sorriso.

Fabio Scardilli; Data di nascita: 18-06-1987; Altezza: 1.78; Peso: 75; Nomignolo: Gordo; Segni particolari: ---; Palmares:-- ; Squadra del cuore: Juventus; Giocatore preferito: Del Piero; Miglior pregio calcistico: Forza fisica; Peggior difetto calcistico: tecnica non eccelsa.

 

Vincenzo Scardilli; Data di nascita: 18-06-1987; Altezza: 1.78; Peso: 69; Nomignolo: “Enzo”; Segni particolari: --- Palmares:;Squadra del cuore: Juventus; Giocatore preferito: Zidane; Miglior pregio calcistico: tecnica; Peggior difetto calcistico: colpo di testa.

Un roccioso difensore e un centrocampista tutto tecnica: in campo non sono di certo simili ma fuori l’allegria, l’ironia e il sorriso dei gemelli Scardilli contagiano tutti facendo passare presto i momenti “neri” e ravvivando le trasferte con un “frastuono”che riempie il pullman e manda su tutte le furie gli allenatori. Fabio e Vincenzo, uniti anche dalla viscerale passione per la Juventus (l’argomento principale delle discussioni sul pulmann…) affrontano un’altra stagione con la maglia giallorossa, una maglia che sembra ormai attaccata alla loro pelle vista la lunga militanza e il forte attaccamento alla squadra che li porta ad essere dei simboli indiscussi dell’Agira. Fabio viene da una stagione che giudica “quasi sufficiente perché ho giocato poco per infortunio, ho dovuto tenere il gesso per un mese e poi ho avuto problemi al polso” e spera in un “campionato tranquillo” nel quale la squadra riesca ad esprimersi al meglio grazie ad un buon gruppo di agirini (ai quali aggiungerebbe volentieri Orazio Saraniti e Francesco Cavallaro). A livello personale fa gli scongiuri contro altri infortuni e sogna un altro gol decisivo come quello segnato l’anno scorso: «L’ho aspettato 6 anni –dice- e finalmente è arrivato, spero di ripetermi presto ma voglio solo gol che diano punti alla squadra». Comunque la sua predisposizione naturale resta quella di evitare le reti avversarie, un compito che ha svolto in tutti i ruoli della difesa: “ho giocato da terzino o centrale nella difesa a quattro e come esterno o centrale in quella a tre, l’importante è che non mi chiedano di giocare a centrocampo”. La voglia di lottare è tanta ma anche quella di migliorare: “ho solo 21 anni quindi spero di migliorare la mia tecnica e continuare e correggere il mio comportamento –dice-ho comunque già fatto dei passi avanti”. Felice per la scelta di Millauro, il tecnico che lo fece esordire perché, dice “conosce l’ambiente e sa come comportarsi” Fabio auspica un cambiamento netto rispetto all’anno scorso: “all’inizio mancava l’affiatamento e alla fine la convinzione di farcela”. Ma cosa pensa invece Vincenzo della gestione della squadra nella stagione appena trascorsa? “Secondo me all’inizio c’erano troppi giocatori e quindi troppe lamentele- dice- mentre alla fine con un gruppo più ridotto siamo riusciti ad esprimerci al meglio”. Un andamento crescente che si è registrato anche a livello personale: “sì avevo iniziato male giocando pochissimo, invece con Santagati in panchina ho avuto più spazio e ho potuto esprimere le mie potenzialità”. E quest’anno? Vincenzo vuole scendere in campo il più possibile e fare gol, un vizietto importante per uno come lui che ha un gran tiro e sa inserirsi splendidamente in zona d’attacco. Può essere un arma in più per l’Agira che per ora non ha una grande punta centrale: “Ci serve un attaccante da 15 gol –dice- ma non ho preferenze particolari”. Sul giocatore insostituibile invece non ha dubbi, il capitano Fabio Garofalo vero faro della squadra che “deve giocare sempre”. E Vincenzo sarebbe disponibile a cambiare leggermente la sua posizione in campo pur di giocare? “non ci sono problemi so adattarmi bene”.

Luca Capuano


 
Il nuovo organigramma tra molte conferme e qualche novità

La società si riorganizza coprendo i buchi palesatisi lo scorso anno nell’ottica di una più razionale divisione dei compiti. Il presidente Mimmo Rinaldi sarà affiancato da un vice, Francesco L’episcopo imprenditore edile che porta con sé anche il figlio Sandro nel ruolo di dirigente. Il direttore generale è il quasi cinquantenne avvocato Francesco Screpis mente nel ruolo di direttore sportivo è stato chiamato ad operare il 45enne commerciante Antonino Parano proveniente dalla Leonfortese. Confermato come segretario Mario Oliveri mentre tra i nuovi ingressi ci sono Giuseppe Serrafiore che sarà dirigente responsabile degli allievi regionali, Pietro Calì che svolgerà lo stesso compito con i giovanissimi e Mario Chiara che sarà dirigente responsabile della prima squadra.  Capitolo allenatori: Filippo Angilella maresciallo di finanza piazzese sarà il secondo di Millauro e allenerà i Juniores, Antonino Travagliante dopo l’ottima stagione dei suoi giovanissimiregionali seguirà molti dei suoi ragazzi passati agli allievisempre coadiuvato dal giovane Aldo Di Gaudio. I giovanissimi quest’anno saranno inveceguidati dal “tandem familiare” Aldo e Fabio Garofalo.

Luca Capuano

 

Oscar provinciale dello sport:appuntamento che si rinnova. Ma quest’anno si svolgerà a Nicosia.

Una passerella di volti noti dello sport con musica e cabaret. Sarà tutto questo l’Oscar dello sport organizzato dal Coni provinciale, dall’Msp Italia del presidente provinciale Antonio Cardaci con il contributo del comune di Nicosia che ospiterà l’evento il prossimo 30 Agosto (la data è quasi certa). Cambia quindi scenario quest’edizione della manifestazione che assegna il premio “Ercole d’oro” (una moneta raffigurante il personaggio mitologico che secondo la leggenda passò anche dal paesino di Agira) agli atleti di varie discipline che si sono distinti maggiormente durante l’ultima stagione agonistica. L’anno scorso l’evento ebbe luogo ad Agira in un affollata piazza Garibaldi ma ha radici ben più lunghe essendo stata ideata dallo stesso Cardaci e dal giornalista Emanuele Parisi circa 5 anni fa e inserita all’interno di una manifestazione di fitness che si svolgeva presso il padiglione fieristico agirino.  Anche quest’anno la coppia di presentatori sarà formata da Sofia Minnì (che l’anno scorso dovette però dare  forfait per un influenza) ed Emanuele Parisi, membro dell’organizzazione e probabile componente della giuria formata da giornalisti sportivi della provincia. Tra questi Riccardo Caccamo, Flavio Guzzone, Lino Buzzone, Gaetano Di Gaetano, Carmelo Pontorno e Arcangelo Santamaria. A loro spetta la scelta ed è difficile fare pronostici ma immaginiamo che possa salire sul palco l’Asd Regalbuto dopo il ripescaggio in A2 di calcio a 5 (prima volta di una squadra dell’ennese in questa categoria) così come due giovani promesse del volley: Giuseppe Zito e Davide Quartarone ex dei Diavoli Rossi di Nicosia che hanno vissuto quest’anno l’esperienza dei play-off in serie A1 con la Gabeca Montichiari del grande mister Julio Velasco. Potrebbe anche esserci spazio per qualche atleta della Pro Spor 85 Valguarnera che sta mietendo successi a livello nazionale. E’ atteso come ospite anche un big dello sport professionistico siciliano. Il nome è per ora top secret. 

Luca Capuano

 Ingarao’s show al torneo di calcetto. Battuta la “Monte Teja di Cavallaro e Pirrone.

La classe è anche un fattore genetico. A dimostrazione della mia personalissima tesi c’è la stupefacente somiglianza tra le altissime prestazioni del 22enne Orazio Ingarao e quelle del fratellino 15enne Fabrizio. I due hanno trascinato la formazione sponsorizzata dalla pizzeria “Al Corvo” alla vittoria del “1° memorial Francesco Palermo e Rosario Fiascaro” battendo nella finalissima gli agguerriti avversari dell’”Agenzia viaggi Monte Teja” per 8-7. Una gara spettacolare quella degli Ingarao Boys fatta di serpentine, triangolazioni in spazi strettissimi, dribbling ubriacanti e tiri micidiali che hanno strappato gli applausi di un pubblico entusiasta. A partire bene era stata  la “Monte Teja” con le reti Luigi Mone e  Francesco Cavallaro ma una punizione bassa all’angolino di Orazio e un gran destro di Fabrizio pareggiavano i conti. Poi i due gol del redivivo Salvo Castrogiovanni inframmezzati da un'altra rete di Orazio. Ma il tandem familiare sfornava subito altri due gol, il primo propiziato da un tiro del 22enne e concluso dal fratellino, il secondo a parti invertite. Il 6-4 scatenava gli spettatori con Fabrizio autore di una percussione da urlo. Un calo di tensione dei gialloverdi dava però spazio agli ottimi avversari che segnavano tre reti con Pirrone, Cavallaro e Castrogiovanni. Ma con un Fabrizio Ingarao in serata di grazia c’era poco da fare: prima una sgroppata sulla sinistra conclusa con una “puntata” e poi il sigillo finale. Gli Ingarao tornano a casa carichi di coppe: 1° posto, miglior giocatore e titolo di capocannoniere per Orazio capace di segnare una quarantina di gol in 7 gare mentre Fabrizio è il giocatore rivelazione. Per gli altri le briciole: 3° posto per la formazione “Al Ritrovo” che ha battuto i “Travagliante” con uno spettacolare Orazio Saraniti, premio disciplina a “il Chiosco”, miglior portiere a Davide Pagliaro e premio simpatia all’”Armata Brancaleone” di Ciccio Cavaliere. In chiusura il ricordo dei due giovani scomparsi in primavera con i genitori che hanno ringraziato gli organizzatori(Gritti, Garofalo,Pirrone,  Saraniti Pirello e  Buscemi) regalando loro delle magliette dell’Italia olimpica.

Luca Capuano


Travagliante al timone degli Allievi: «Spero nella salvezza». Sarà pretattica o scaramanzia?

«Spero solo nella salvezza in quanto l’accoppiata 92-93 non ha mai prodotto buoni risultati». Sarà scaramanzia o pretattica quella di Antonino Travagliante che quest’anno guiderà gli allievi? E difficile dirlo. Certamente il giovane e promettente tecnico è abilissimo nel non alimentare eccessive aspettative e soprattutto nello stimolare i suoi ragazzi a dare in campo il 300% senza guardare ai risultati (ottimi) degli anni scorsi e concentrandosi con umiltà nella nuova stagione che si annuncia altrettanto difficile. Travagliante peraltro avrà la fortuna di allenare un “distillato” dei migliori giocatori delle due formazioni: se infatti da un lato passano agli allievi i suoi gemelli Igor e Ivan, il portiere Antonio Serrafiore e i centrocampisti D’Angelo, Ingarao, Roberti e Rondinelli dall’altro restano in formazione elementi di tutto rispetto come Fiorenza, Gagliano, Giacone, Screpis e Scaminaci. Ci sarà anche il gaglianese Muscolino molto stimato dal tecnico: “Può fare l’esterno o la punta e ci sarà utilissimo- afferma Travagliante- il fatto che sia già da tempo nel giro delle rappresentative è sicuramente indicativo». Leggendo questi nomi il tecnico potrebbe restare tranquillo ma tante sono le insidie del torneo: «noi schieriamo solo agirini mentre altre società fanno “shopping” nei centri vicini- continua il mister- possiamo fare l’esempio della Barrese che attinge in un bacino che comprende Valguarnera, Pietraperzia, Piazza Armerina, Enna e addirittura la zona del nisseno. Inoltre- aggiunge- molte squadre sono ben assortite di ottimi elementi del ’92 e altre come quelle agrigentine cercano di barare facendo giocare elementi più grandi». Ecco motivate quindi le preoccupazioni del tecnico che ha come obbiettivo quello di rimanere nel regionale per favorire l’anno prossimo il ricongiungimento della formazione che arrivò ai quarti della fase finale venendo poi battuta in una gara sfortunata e viziata da errori arbitrali. Ma intanto c’è da pensare a questa formazione e Travagliante è ottimista sull’amalgama di “vecchi” e “nuovi”: «in 9 anni ciclicamente sono tornati a giocare assieme –dice- inoltre l’anno scorso molti dei miei hanno contribuito notevolmente alla vittoria del campionato provinciale Allievi». Ma quale modulo vorrebbe adottare il tecnico? «vista l’abbondanza a centrocampo –afferma- sono intenzionato mettere un centrocampista in più e un difensore in meno optando per un 3-1-4-2».

Luca Capuano

 

Pubblicato in CALCIO - U.S.D. AGIRA A.S.D. NISSORIA

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